Comunicato Congiunto Italia Nostra Sezione Foggia e Comitato Un Baffo Per Foggia

Vi rimetto il Comunicato congiunto elaborato dall’Associazione ITALIA NOSTRA SEZIONE PROVINCIALE DI FOGGIA E IL COMITATO UN BAFFO FERROVIARIO PER FOGGIA.
Torna in campo l’annosa questione della realizzazione della 2^ stazione ferroviaria a Foggia. Di questa urgenza si fa interprete il Presidente del Comitato Un Baffo Ferroviario per Foggia, che da oltre 6 anni si batte per questa causa su cui, a parole sembra che l’opinione pubblica sia d’accordo, salvo poi rimanere silente rispetto all’appello a una mobilitazione più concreta e incisiva. L’alterno interesse su questa spinosa questione dimostra quanto lontani siamo, come collettività, dal raggiungere, solidalmente, obiettivi di crescita economica e sociale e di tutela degli interessi di una intera collettività.
Da tempo anche la sezione di Foggia dell’Associazione Italia Nostra, da quasi 50 anni attiva sul territorio a tutela dei beni culturali, dell’ambiente e del territorio, e presieduta dall’Arch. Giovanni Passiante, si interessa attivamente alla questione della mobilità interna ed esterna alla città, approfondita sin dal 2017 in occasione dell’incontro-dibattito aperto alla cittadinanza per discutere delle numerose criticità che stanno segnando il declino inesorabile del nodo ferroviario di Foggia, un tempo fiore all’occhiello della città.
Incoraggiante la nota formale pervenuta dall’Ing. Pagone di RFI, che comunica il nominativo del nuovo Referente di Progetto della Bari-Napoli, Ing. Elisabetta Cucumazzo, la quale, contattata via e-mail, ha ribadito la sua disponibilità a coinvolgere il Comitato e l’Associazione Italia Nostra nell’incontro con l’Amministrazione Comunale, non appena sarà approntato il progetto di fattibilità della 2^ stazione, propedeutico alla Conferenza di Servizi. La comunicazione rincuora e fornisce certezza che la 2^ stazione ferroviaria a Foggia si farà, e questo grazie soprattutto all’azione caparbia, incessante e passionale svolta in tutti questi anni dai promotori.
A questo punto, l’unico problema che si pone, e qui la politica locale deve subentrare, è quello di sollecitare RFI ad accelerare l’iter per la convocazione della Conferenza di Servizi per garantire, quanto meno, i tempi previsti dal cronoprogramma per la definitiva costruzione della 2^ stazione, evitando che si vada oltre il 2023 per effetto del Covid 19, considerato anche che in Campania (Apice-Orsara e stazione di Hirpinia) i lavori continueranno, a prescindere dal Covid, data l’entità della somma finanziata che ammonta a oltre 2,5 miliardi di euro, a fronte dei soli 20- 30 milioni già finanziati e disponibili per la 2^ stazione di Foggia.
A questo proposito, le recenti dichiarazioni dell’Amministratore Delegato di RFI, Maurizio Gentile e del Sottosegretario alle Infrastrutture, Roberto Traversi, in merito ai tempi di realizzazione e alle caratteristiche tecniche che l’impianto avrà, sebbene rassicuranti, impongono delle doverose ed opportune precisazioni.
I tempi di ultimazione dei lavori previsti dall’ ing. Napoli nel cronoprogramma sono purtroppo slittati dal 2023 al 2024. Si rende, pertanto, necessario che le Istituzioni e gli Enti interessati mettano in campo di concerto ogni azione tesa a sollecitare tempi più brevi per la definizione dell’opera, attesa l’assoluta urgenza di questa infrastruttura per lo sviluppo ed il futuro della Capitanata. La costruenda 2^ stazione, definita da RFI “Fermata”, non prevede due binari in deviata, rispetto ai due binari di corsa dei treni, della lunghezza di 800 metri per ospitare i treni merci che percorreranno i corridoi 1 (Copenaghen-Napoli) e 8 (Napoli-Foggia-Bari-Mar Nero) per cui tale opera infrastrutturale è nata, onde consentire, anche a questo territorio, di trasportare merci dei prodotti nella nostra Provincia.
Il Comitato Un Baffo ferroviario per Foggia e l’Associazione Italia Nostra Foggia, evidenziano, inoltre, l’opportunità di prevedere nel progetto un collegamento ferroviario, della lunghezza di 3,4 Km, con l’aeroporto G. Lisa, che consenta di trasportare i turisti e viaggiatori dal G. Lisa al Gargano in 1 ora e 30 minuti. Queste modifiche progettuali appaiono indispensabili per un sistema che valorizzi i nostri tesori ambientali ed i nostri prodotti, e che possa dare nuove speranze di futuro in un periodo di profonda crisi socio economica e di incertezza dovuta alla pandemia.
L’impegno profuso finora per questa causa, ad avviso dei due esponenti della società civile, deve persistere, oggi più che mai, nella convinzione che per uscire dallo stato di scoramento e angoscia che sconvolge tutti e di cui non si vede ancora la soluzione, la terapia più idonea è volgere lo sguardo al futuro e allo scenario che si presenterà nel dopo pandemia, pensando alle iniziative da intraprendere sin da ora per lo sviluppo del nostro territorio.
Associazione Italia Nostra e Comitato Un Baffo per Foggia

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