RFI vuole la Seconda Stazione e noi NO!!!!!!!!!!!!!!

COMUNICATO STAMPA

A seguito dell’incontro, riportato anche sulla stampa locale, tenutosi nell’aula Consiliare del Comune di Foggia il 27 maggio 2016, alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni Comunale-Provinciale-Sindacati-Associazione Industriale e Consiglieri Regionali eletti nella Provincia di Foggia, continuare a discutere ancora sulla necessità del mantenimento della centralità della stazione ferroviaria di Foggia, in un contesto nazionale che privilegia Alta Velocità/Alta Capacità, significa non avere necessario supporto tecnico sulla conoscenza dei trasporti su ferro.

Inoltre, che la 2^ stazione ferroviaria, da denominare “Foggia CEP-San Lorenzo” a Foggia Sud, debba costruirsi, (CHE E’ ANCHE LA VOLONTA’ DI RFI come riportato dal Giornale l’ATTACCO del 28/05/2016 che si allega), inevitabilmente ed unicamente all’uscita del raccordo ferroviario (sul cosiddetto Baffo), è l’unica soluzione tecnica possibile, che permetterà la costruzione di banchine (marciapiedi) di lunghezza 300-400 metri necessari ai treni Frecce Argento, composti da 9 vetture, ad effettuare fermate di salita e discesa viaggiatori.

Infine, la compensazione economica che il territorio ha diritto di pretendere per la perdita della centralità della stazione ferroviaria di Foggia Centro, per i treni da e per Roma, deve assolutamente prevedere la costruzione di una 2^ stazione ferroviaria nella città di Foggia, per evitare di essere messi fuori gioco dal traffico AV/AC da e per Roma e nel contempo evitare ulteriori disagi ai cittadini di questo territorio provinciale e non solo provinciale, di potersi recare a Roma o giungere da Roma per lavoro-studio-cure sanitarie-turismo e quant’altro.

Tutto quanto qui affermato è il risultato di oltre un anno di informazione, anche attraverso un’Assemblea Popolare, che il COMITATO “Un Baffo Ferroviario per Foggia”, và svolgendo per informare le Autorità politiche, Sindacali, Associazione Industriale, Camera di Commercio, Università, Ordini Professionali, Autorità Religiosa e Cittadini, affinchè tutti quanti insieme, con dignità e tantissima forza uniti e solidali, si possa evitare che questo territorio debba, ancora una volta, registrare un ulteriore e definitivo scacco fatale per la ripresa economica, sociale e culturale. Se tale scacco dovesse perpetrarsi sarà solo ed esclusivamente per nostra irresponsabilità.

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